18/04/2015 – Laboratorio su arte e catechesi: “Saper leggere le icone”

Laboratorio Arte e catechesi 2015 - Cervignano

L’iniziativa

Anche quest’anno l’Ufficio Catechistico Diocesano, in linea con il Piano Pastorale “Una Chiesa che ascolta e che accoglie”, ha organizzato due appuntamenti per la formazione dei catechisti.

La prima proposta, in ordine di tempo, è un laboratorio dal titolo “Saper leggere le icone”. L’icona non è una semplice immagine, ma luogo della Presenza Divina, è un elemento di culto fondamentale nei primi secoli del cristianesimo ed è espressione fedele dei decreti dei primi Concili Ecumenici della Chiesa indivisa; ancora oggi conserva lo stesso valore e significato per i cristiani di rito orientale (bizantino), sia cattolici che ortodossi. Fin dai primi secoli la fede veniva comunicata attraverso i simboli e le immagini. Fin dalle origini cristiane l’arte diventa una forma di catechesi per i fedeli. Tuttavia, ci rendiamo anche conto di come a volte sia incomprensibile ai nostri occhi lo straordinario patrimonio iconografico e teologico dei nostri musei e pinacoteche, delle nostre chiese e abbazie. Il rischio è quello di perdere e di non cogliere la loro valenza e ricchezza spirituale.

Scrive Benedetto XVI nell’“Introduzione al Catechismo della Chiesa Cattolica: “Gli artisti di ogni tempo hanno offerto alla contemplazione e allo stupore dei fedeli i fatti salienti del mistero della salvezza, presentandoli nello splendore del colore e nella perfezione della bellezza. È un indizio questo, di come oggi più che mai, nella civiltà dell’immagine, l’immagine sacra possa esprimere molto di più della stessa parola, dal momento che è oltremodo efficace il suo dinamismo di comunicazione e di trasmissione del messaggio evangelico”.

È sulla base di queste indicazioni che il nostro Ufficio desidera diffondere una sempre maggiore attenzione e conoscenza dell’ampio patrimonio artistico della Chiesa goriziana, perché diventi “tesoro” nelle mani di catechisti, evangelizzatori e quanti sono impegnati nell’annuncio e nell’accompagnamento della fede di piccoli e grandi.

Il laboratorio si terrà presso il Duomo di Cervignano sabato 18 aprile 2015 dalle ore 15.00 alle ore 17.30 circa. Ci faremo guidare dall’esperienza del prof. Paolo Orlando. L’invito, è rivolto ai catechisti, insegnanti di religione, operatori pastorali, diaconi, sacerdoti e a chiunque ne fosse interessato.

La cronaca dell’incontro e le foto

Le foto.

L’icona, di ieri e di oggi, è frutto di fede e di meditazione. Il messaggio più profondo sull’universo, l’uomo e il loro rapporto con Dio è trasferito dall’artista in segni ed immagini, pensate per comunicarlo. L’icona non è tanto importante per quello che si vede, quanto per quello che ti lascia intravvedere e capire oltre se stessa. Le figure, le geometrie, i colori li puoi guardare nella loro materialità e puoi godere della loro bellezza, ma il loro scopo è condurti oltre, nei misteri che danno senso alla tua realtà concreta, qui ed ora. Nel Duomo di Cervignano, sabato 18 aprile, un gruppo numeroso di catechisti e insegnanti di religione ha svolto un percorso che sa di antico, ma parla egualmente alle persone di oggi. Guida profonda e semplice è stato il prof. Paolo Orlando, studioso di questa forma espressiva e autore anche delle grandi icone che dalle pareti del Duomo cervignanese parlano dei misteri della vita di Gesù e della missione della Chiesa. Non si è trattato di una lezione, ma di un incontro di preghiera e meditazione volgendo lo sguardo alle icone del battesimo di Gesù, della trasfigurazione, del momento in cui lo Spirito è presente negli apostoli e li manda nel mondo a dare testimonianza e battezzare nel nome di Gesù. Ogni tratto, ogni immagine, ogni colore, attraverso le parole di Orlando si sono trasformati in catechesi, toccando i grandi temi dell’incarnazione, della visibilità del Dio che non si può vedere, del Dio che rinuncia alle sue prerogative per amore, di Gesù che compie quanto scritto nella Legge e nei Profeti e li supera con la sua presenza, dell’invito a continuare la testimonianza rivolto ad ogni credente che esce dalla chiesa dopo la partecipazione al banchetto eucaristico. Icone, dunque, come insieme di simboli, dove ’simbolo’ non significa qualche cosa che semplicemente fa ricordare, ma come un fatto che si rende presente nel momento stesso in cui occhio e simbolo si incontrano. Ci sono tante icone in giro. Il problema è saperle leggere. Nel duomo di Cervignano, quel sabato pomeriggio, un gruppo di catechisti e insegnanti di religione ha gioiosamente incominciato a farlo.

Guido Baggi