24/03/2012 – A Grado per scoprire come si diventa cristiani
La Chiesa ha sempre attribuito un forte valore formativo agli spazi utilizzati per i suoi raduni e le sue liturgie, così come alle immagini in essi custodite. Più ancora, i luoghi fisici sono considerati figura di luoghi spirituali, i percorsi spaziali immagine di percorsi interiori, specie in rapporto al divenire cristiani, come ci testimoniano i luoghi e i processi dedicati all’iniziazione cristiana.
Come riuscire ancora oggi a leggere quei messaggi? Come fare del patrimonio delle nostre chiese uno strumento di catechesi capace di parlare anche agli uomini d’oggi?
I catechisti possono trovare nelle nostre chiese e nelle loro opere d’arte una straordinaria risorsa per la loro attività di catechesi. L’incontro con la tradizione spirituale aquileiese costituisce sicuramente un ingrediente indispensabile per un catechista dell’Arcidiocesi di Gorizia.
Destinatari dell’iniziativa sono catechisti, insegnanti di religione, diaconi, presbiteri.
Perché a Grado
Con questa proposta, intendiamo far conoscere altre risorse religiose del nostro territorio diocesano per poterle utilizzare nella catechesi parrocchiale e associativa.
Tra gli obiettivi del Laboratorio che si svolgerà sabato 24 marzo 2012 nel pomeriggio, al primo posto sta il conoscere la storia e le risorse storico-artistiche della comunità gradese all’interno della Chiesa aquileiese.
Conosceremo e cercheremo di valorizzare gli edifici sacri come il Battistero di San Giovanni Battista, la Basilica di S. Eufemia, già sede patriarcale, la Basilica di S. Maria delle Grazie.
Apriremo una riflessione sul modo di diventare cristiani, guardando e lasciandoci guidare dai luoghi scoperti. Aggiungeremo in questo modo nuove risorse da utilizzare – anche come “uscita” gioiosa – con i ragazzi o gli adulti che ci sono affidati in catechesi.
Un grazie sin d’ora alla parrocchia di S. Eufemia e ai suoi presbiteri per la cordiale disponibilità immediatamente dimostrataci ad accogliere i catechisti della diocesi.
Struttura del laboratorio
I partecipanti si ritroveranno nel piazzale antistante la Basilica di S. Eufemia. Da lì saremo condotti a scoprire brevemente la storia e le tracce del cristianesimo nell’Isola bella.
Orario
– ore 14.45 appuntamento dei partecipanti (piazzale della chiesa)
Saluto del parroco, introduzione e presentazione degli strumenti di lavoro
– ore 15.00 breve passeggiata storica sulle vicende della comunità cristiana di Grado.
Presentazione del Battistero e della Basilica (prof.ssa Barbara TOMAT)
– ore 16.30 pausa caffè
– a seguire attività laboratoriale
(prof.ssa Gabriella VALENTI e Stefano FONTANA)
– ore 18.00 preghiera conclusiva in S. Maria
– ore 18.15 Conclusioni e congedo.
L’iniziazione cristiana fatta con i mattoni?
Oltre una ventina i partecipanti al laboratorio catechisti di Grado
Una splendida giornata di sole ha accolto i partecipanti al laboratorio storico-artistico cui sono stati invitati i catechisti dell’Arcidiocesi. A dire il vero, è stato innanzitutto mons. Armando Zorzin, arciprete dell’Isola, a dare il benvenuto all’equipe diocesana, che ha preparato il pomeriggio di lavoro, e ai catechisti presenti, ricordando come le costruzioni visitate e studiate avevano uno spessore e una storia di quasi 1400 anni.
Grazie alla competenza di Barbara Tomat, il primo inquadramento storico del castrum gradense ha inserito gli attentissimi catechisti nella storia complessa e particolare del gioiello di memoria qual è Grado cristiana. A seguire la visita attenta alla Basilica di S. Eufemia (peccato non aver potuto visionare il mosaico del convertito Petrus, coperto per motivi di sicurezza), con il suo splendido ambone e l’abside affrescata con il Cristo in mandorla. E infine il Battistero, uno dei rarissimi rimasti nella nostra Arcidiocesi, con la tipica struttura aquileiese dalla vasca esagonale in costruzione ottagonale.
L’attività dei catechisti – complessa, ma divertente – consisteva nel ricostruire l’itinerario spirituale ed ecclesiale di quattro dei luoghi visti, accostandovi ordinatamente testi neotestamentari e magisteriali, in modo da ricostruire il percorso corretto dell’iniziazione cristiana. Questa, infatti, partendo dalla testimonianza dei credenti (rappresentati dalle icone dei santi in presbiterio) porta alla conversione personale e alla fede nel Signore Gesù (rappresentata nel nostro caso dal mosaico del convertito Petrus). Solo allora si accede alla catechesi e al Battesimo, che sancisce l’ingresso completo nella Chiesa (tappa rappresentata dal battistero), nella quale continua la formazione permanente del cristiano (rappresentata dall’ambone della Basilica di S. Eufemia).
L’attività è stata gradita dai catechisti, che, pur riconoscendone la complessità, hanno ringraziato più volte per l’occasione offerta loro.
Il prossimo appuntamento sarebbe stato il Convegno diocesano Catechisti; ma vista la coincidenza con il convegno Regionale la Commissione Diocesana propone di raccogliere una rappresentanza dei catechisti e presbiteri dai vari decanati e presenziare a Padova all’appuntamento con i catechisti e vescovi del Triveneto.
Sarà una splendida occasione per rilanciare la figura del referente parrocchiale e portare a casa nuovi stimoli e provocazioni per crescere nel compito affascinante di annunciare il Vangelo di Cristo.